MONDO – Questo articolo non vi dirà niente sul Coronavirus, lascerà questo argomento ai professionisti del caso. Piuttosto, di riflettere sul senso della maschera al giorno d’oggi con l’uso delle mascherine. Ecco la maschera, un oggetto presente nella vita dell’uomo a partire dalla Preistoria fino ad arrivare al nostro tempo.
Le maschere sono diventate oggetto di design anche nel XX Secolo. De Liguoro ne è l’esempio che negli anni 80 disegna la sua prima maschera gioiello. Nel XXI secolo molte Maison la portano in passerella. Valentino, Maison Margela, Givenchy solo per citarne alcune. Molti designer contemporanei si cimentano in forme nuove e creative. Oggi la indossiamo camminando per strada a causa dell’inquinamento, dell’influenza, dei virus.
Ma infondo cos’è la maschera? Nella Preistoria veniva indossata per perpetuare i riti religiosi. Gli antichi Egizi la forgiavano in oro in occasione dei riti funebri. A teatro, fin dall’antica Grecia, aveva la doppia funzione di caratterizzare il personaggio e di amplificarne la voce attraverso un’apposita cassa sonora ad essa incorporata. Nell’antica Roma, Virgilio, nelle Georgiche, ci descrive le maschere indossate in un clima giocoso e spensierato in onore di Bacco. Nella Venezia medioevale le maschere venivano indossate dai dottori e presentavano un lungo naso, all’interno dei quali venivano inserite spezie ed essenze per contrastare i cattivi odori e per offrire una difesa contro il contagio attraverso l’inalazione dell’aria. Per Luigi Pirandello la maschera diventa la frantumazione dell’io in identità molteplici ed un adattamento dell’individuo sulla base del contesto e della situazione sociale in cui si trova.
Perché nel corso del tempo l’uomo si è sempre mascherato? Per impadronirsi dei poteri dell’essere di cui prende l’aspetto, per nascondersi, per assumere una nuova identità, per divertisti utilizzando l’incognito o anche per spogliarsi della personalità e degli atteggiamenti che costantemente gli sono attribuiti dalla società.
Oggi siamo in presenza di maschere o di volti? Il fatto che vedere le persone per strada con la maschera ci impressioni, dovrebbe spingerci ad una riflessione più profonda. La maschera è un paravento o la ricerca di essere soltanto più leggeri, più invisibili, più liberi?